Così poesia libera, che respira.
E vento a perdere. I colori del nero
intrecciati col bianco della fanciulla.
Scaturigini di muschio
dove poggiare la mano aperta
in frescura. La fantasia
va gattonando.
E ciangotta parole.
Ti amo come la mamma il suo bambino
e il bambino la madre. Profumo di latte.
Visceralmente.
Domenica Luise
Vi inserisco il link dell'altro mio blog dove troverete tutti i vecchi post, immagini e commenti compresi:
Splendida questa tua
RispondiEliminaè l'innocenza che vibra
tra le righe
una poesia per ogni poeta.
Un sorriso
un abbraccio
e tanti auguri
buona Epifania
Chiara
Ciao Mimma
RispondiEliminaUna poesia sublime.
"La fantasia va gattonando",(come il bambino che non ha ancora iniziato a camminare) è straordinaria, credimi.
La chiusa è magia.
Cordialità. Edo